L’Alunno con Alto Potenziale Cognitivo
Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Anna La Guzza, formatrice nel Corso prodotto in collaborazione tra Sapere Più e il Centro Amamente, “L’alunno con Alto Potenziale Cognitivo” di fare luce sul mondo della Plusdotazione.
Cosa si intende per Plusdotazione?
Per Plusdotazione si intende comunemente una intelligenza eccezionale, quantitativamente superiore ai 130 punti ottenuti al test del QI, quindi nettamente superiore alla norma.
Stando alla statistica possiamo affermare che il 3,5% della popolazione dimostra un quoziente di intelligenza eccezionale, mentre il 24% della popolazione appartiene alla fascia che si colloca nella media superiore.
Ad oggi però tale definizione può risultare riduttiva perché non tiene in considerazione il più attuale modello multidimensionale in tema di intelligenza, che comprende tra le tipologie, anche l’intelligenza emotiva, la capacità di stringere relazioni, la creatività, le competenze attitudinali e le caratteristiche proprie del soggetto plusdotato, come l’alta sensibilità, l’intuitività, il forte senso di giustizia ecc…
Chi individua un bambino plusdotato?
L’iniziativa spesso nasce dai genitori che, a volte su consiglio delle insegnanti, possono muoversi per accertare le effettive qualità del bambino. Il dubbio nasce in base alle osservazioni e paragoni con i coetanei o i fratelli, o come ipotesi di una possibile spiegazione alle difficoltà scolastiche o comportamentali.
Altre volte invece i genitori si rivolgono al nostro Centro per ottenere un chiarimento o una spiegazione relativa a problematiche legate all’apprendimento, all’iperattività, al disinteresse manifestato dal figlio, difficoltà che svelano in secondo luogo spiccate qualità sul piano cognitivo. Un bambino brillante o plusdotato dimostra una spiccata curiosità e generalmente una grande memoria, ottime capacità di apprendimento e precocitá, ma i profili non sono tutti uguali. È un luogo comune credere che un bambino plusdotato abbia necessariamente interessi scientifici e ottime abilitá di calcolo, ma la plusdotazione può accompagnarsi anche a difficoltà di apprendimento, proprio perché nel caso dei Dsa ad esempio, le abilità intellettive sono nella norma o superiori.
Dotazioni cognitive eccezionali possono infatti appartenere anche ai bambini con disturbi di apprendimento (dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia) o disturbi specifici di altro genere. Se si desidera una certificazione valida per la scuola o solo per curiosità é possibile attivare un percorso di valutazione specifica presso una équipe Accreditata come quella del Centro psicologico Amamente di Milano, riconosciuta come primo servizio specializzato e accreditato in Italia.
Quali sono gli effetti sulla sfera emotiva e relazionale?
In sé e per sé la plusdotazione non porta ad effetti negativi sull’adattamento o la personalità, in quanto non è un disturbo ma una caratteristica. Le difficoltà possono emergere tutte quelle volte in cui i bisogni di un bambino non vengono riconosciuti e accettati, peggio ancora negati.
Laddove la discrepanza con i compagni di classe dovesse risultare molto evidente, così come accade per i bambini che dimostrano difficoltà di apprendimento, allo stesso modo per i bambini con abilità superiori, è necessario riconoscere il bisogno educativo particolare e rispondere immediatamente attivando, dopo una analisi completa e accurata, strategie o eventuali strumenti compensativi dispensativi che possano mettere il bambino stesso nelle condizioni di apprendere secondo i suoi tempi e il suo livello o desiderio, mantenendo la soddisfazione di interagire e cooperare con i compagni di classe.
Laddove tali strategie non vengono applicate possiamo osservare un incremento del disagio scolastico: il bambino può manifestare oppositività, iperattività, somatizzazioni o semplicemente noia. Ed è in quel momento che bisogna attivarsi per ricreare un ambiente favorevole attorno a lui o a lei, affinché l’esperienza scolastica non danneggi le sue potenzialità ma le esalti, come è giusto che sia per ciascuno.
Un’esperienza scolastica appagante è una delle basi del benessere psicologico in un bambino, e il benessere psicologico è alla base del benessere scolastico e determina la riuscita dell’apprendimento.
Perché un bambino è plusdotato?
A tale domanda non esiste una risposta univoca. Gli studiosi sono concordi nel riconoscere la sinergia tra dotazione biologica, genetica e stimolazione ambientale. Ad oggi conosciamo il valore e gli effetti che la stimolazione multisensoriale precoce, il ruolo di genitori ed educatori nei confronti dei bambini sin dalla nascita o ancor prima, e gli effetti duraturi sullo sviluppo.
Studi scientifici, nonché la nostra esperienza sul campo con migliaia di famiglie di bambini da zero a tre anni, dimostrano l’importanza di offrire al bambino nell’arco dei primi mesi di vita stimoli cognitivi ed emotivi adeguati, ma anche conoscenze più specifiche come elementi di conteggio, riconoscimento di forme, colori, animali, concetti topologici (sopra, sotto, destra, sinistra, dentro, fuori…), anche giocare con i suoni delle parole. Come accade per l’apprendimento della lingua, allo stesso modo le altre abilità si costruiscono gradualmente e sedimentano stabilmente, per esprimersi con più facilità poi più avanti, quando il sistema neurologico sarà sufficientemente maturo.
Anna La Guzza, Psicologa clinica. Esperta in neuropsicologia dell’etá evolutiva, è la fondatrice e Dirigente Sanitaria del Centro Amamente, servizio psicologico e logopedico per l’infanzia e la famiglia www.centropsicologicomilano.it, referente dell’omonima équipe Accreditata Ats per l’emissione di Certificazioni DSA. Formatrice e terapeuta, si occupa di ricerca del Potenziale e di sostegno alla crescita in età evolutiva attraverso percorsi creativi mirati alla prevenzione, al potenziamento e all’intervento precoce, applicati sia nelle difficoltà di sviluppo che nella plusdotazione.
Clicca sul pulsante per le informazioni sul Corso L’alunno con Alto Potenziale Cognitivo
7 ore in autoformazione – Corso di formazione online riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione