Articolo di Dott.ssa Laura Petrucci – Psicopedagogista, insegnante di sostegno e formatrice nel nostro Corso di formazione “Storytelling per la CAA“
L’utilizzo dello storytelling nelle attività di formazione scolastica ed extrascolastica, come mezzo di attività narrativa, coadiuvato dal supporto della CAA, permette di trasformare, analizzare e rielaborare tutti i costrutti e gli elementi che consentono di sviluppare quelle competenze e attitudini che definiamo trasversali: ciò perché la narrazione favorisce l’immedesimazione rispetto ai temi trattati e una maggiore consapevolezza dei propri sentimenti e stati d’animo. In altre parole, lo storytelling favorisce connessione emotiva e disponibilità all’ascolto: stiamo parlando, quindi, della capacità di sviluppare competenze interpersonali, comunicative, abilità a risolvere problemi collettivi, a pensare in modo critico senza sottostare al pensiero comune in modo passivo e a lavorare in gruppo per raggiungere un obiettivo comune.
Le funzioni di sviluppo
Le funzioni di sviluppo legate all’utilizzo dello storytelling con la CAA possono individuate nelle seguenti:
– Funzione comunitaria: quando la narrazione favorisce la costruzione di senso comunitario e la trasmissione di saperi e conoscenze
– Funzione empatica ed identitaria: quando la narrazione suscita emozione e coinvolgimento consentendo, di conseguenza, la costruzione dell’identità
– Funzione mnestica: la narrazione consente la trasmissione tra generazioni di memorie individuali e collettive
– Funzione valoriale: la narrazione consente la trasmissione di valori
– Funzione trampolino: la narrazione consente di operare previsioni in merito a ciò che può accadere in futuro attraverso la lettura di quanto avvenuto nel passato
Va da se’ che queste sono funzioni importanti che favoriscono la maturazione nel soggetto di un pensiero di grado superiore! Quest’ultimo si rende necessario per poter risolvere i problemi che quotidianamente si possono presentare nella vita.
Lo storytelling consente di mettersi in gioco, di migliorare nella propria attività, di accrescere la propria identità e di sviluppare una concreta emotività.Secondo molti pedagogisti, l’utilizzo di questa forma di didattica in forma digitale, sollecita lo sviluppo di competenze trasversali, sempre più richieste nella società moderna: problem solving, critical thinking, learning by doing e cooperative learning.
Lo storytelling con la CAA contribuisce anche a ridurre i rischi connessi a deficit di attenzione e di apprendimento, utilizzando approcci creativi e divertendosi con la tecnologia. Infatti, la narrazione digitale apre ai docenti e a tutti coloro che operano con la CAA, importanti possibilità di apprendimento attivo da inserire nella didattica e nella terapia poiché, offre la possibilità di associare una comunicazione aumentativa alternativa, ad una nuova sperimentazione di relazione e comunicazione, come ad esempio:
• Organizzare la conoscenza in modo adeguato e personalizzato per un apprendimento attivo
• Prendere coscienza della propria identità culturale e delle altre forme di pensiero e atteggiamenti
• Trasmettere i valori riconosciuti come propri
• Conseguire un nuovo lessico, registrare concetti, informazioni e contenuti
• Sviluppare l’immaginazione, elaborare, comunicare e presentare idee, progetti, teorie e problemi
• Imparare a effettuare collegamenti interdisciplinari tra diverse discipline
Riguardo all’inclusione scolastica, possiamo affermare che generalmente la classe ama questo tipo di laboratori, soprattutto quando il lavoro deve essere realizzato in piccoli gruppetti: si favoriscono il team work e la socializzazione. Al termine dell’attività, però, è importante non saltare il debriefing, che è la fase conclusiva del lavoro che mira ad elaborare una riflessione di tipo metacognitivo sul procedimento di apprendimento di gruppo e individuale e a verificare gli obiettivi raggiunti.
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