Due nuove figure per la Scuola Secondaria di Secondo grado:
il docente tutor ed il docente orientatore
ll 21 Marzo 2023 è stato presentato dal Ministro Valditara lo schema di decreto per lo stanziamento di fondi per la formazione di due figure: Il docente tutor ed il docente orientatore. L’obiettivo è quello di andare sempre più verso una scuola che faccia emergere i talenti di ogni studente realizzando anche il superamento delle difficoltà frutto di diseguaglianze di natura sociale e territoriale e favorendo le scelte consapevoli per il percorso di studi e di lavoro.
Vediamo meglio di cosa si tratta
A partire dall’anno scolastico 2023/2024, il docente tutor avrà il compito di coordinare e sviluppare le attività didattiche a favore di una personalizzazione dell’istruzione nelle classi terze, quarte e quinte delle Scuole Secondarie di Secondo grado, favorendo il recupero per i ragazzi che manifestano maggiori difficoltà e consentendo, allo stesso tempo, a quelli che hanno particolari talenti di potenziarli.
Il docente orientatore avrà invece il compito di favorire le attività di orientamento per consentire ai ragazzi di fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita, nella consapevolezza dei diversi percorsi di studi e/o di lavoro e della varietà di offerte dei territori, del mondo produttivo e universitario.
Si tratterà di figure professionali specializzate, che saranno adeguatamente formate, selezionate e pagate e saranno distribuite nelle scuole in maniera proporzionale al numero degli studenti delle classi terze, quarte e quinte delle secondarie di secondo grado. Saranno poi le scuole a organizzare il servizio nella loro autonomia. I 150 milioni di euro previsti come dotazione iniziale per l’anno 2023 sono destinati a remunerare le circa 40.000 figure di docente tutor a cui vanno ad aggiungersi quelle di docente orientatore, una per ogni istituto scolastico.
Requisiti per la formazione
Il Ministero comunicherà a ogni istituto il numero minimo di docenti tutor da formare attraverso un percorso definito sull’apposita piattaforma in collaborazione con INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa), che avrà la durata di 20 ore e che si concluderà con un esame. Ciascuna scuola, nell’ambito della sua autonomia, individuerà i docenti che parteciperanno alle 20 ore di formazione, preferibilmente tra coloro che sono in possesso di alcuni requisiti indicati dal decreto ministeriale, e definirà mediante contrattazione integrativa d’istituto i relativi compensi.
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Cristina Franceschini
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