L’Ente Sapere Più partner del progetto di Paperbox per l’identificazione precoce dei DSA.
Articolo della Dott.ssa Cristina Franceschini, Coordinatrice dei nostri Corsi di formazione
Introduzione
Il progetto di Paperbox presenta una solida base scientifica e una buona dose di originalità. Due elementi, questi, per i quali abbiamo deciso di farlo conoscere ai docenti ed a tutti i professionisti del mondo dell’educazione che da molti anni ci seguono con fiducia e frequentano i nostri Corsi di formazione e aggiornamento.
Molti dei nostri corsisti sono infatti Docenti che spesso incontrano, a vario titolo, i bambini della Scuola Primaria. Non è mai troppo presto per iniziare a identificare possibili Disturbi di Apprendimento: prima si riconoscono i campanelli d’allarme, prima si può intervenire. Allo stesso tempo, utilizzare la modalità ludica per effettuare uno screening, costituisce un’opportunità insostituibile per gli insegnanti e soprattutto per i bambini stessi.
Che cos’è Paperbox
Paperbox è una Startup fondata a luglio 2022 da Francesco Garosci, manager laureato in Economia, Giacomo Pratesi, Fisico specializzato in ricerca clinica e market access di dispositivi medici e Francesco Trovato, Ingegnere industriale ed MBA. Il gruppo è formato da giovani imprenditori che con il supporto della specialista Rosaroberta Marini, logopedista esperta in neuropsicologia dell’età evolutiva, hanno deciso di mettersi alla prova per affrontare un problema molto diffuso seppure altrettanto sottovalutato: le alte barriere di accessibilità a strumenti per l’identificazione precoce e il successivo intervento nei Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA).
Il team è stato supportato fin dagli albori del progetto da esperti di altissimo rilievo nel panorama scientifico del settore tra i quali: Sergio Messina, Maria Enrica Bianchi, Barbara Urdanch, Silvia Santa Caterina e Davide Piaggio. Guidati dalla passione e dalla volontà di ottenere e sostenere una svolta innovativa nel settore dei DSA, hanno abbracciato l’idea e offerto il loro supporto durante la creazione del progetto, culminato nel patrocinio offerto da Associazione Italiana Dislessia.
Paperbox ha poi allargato il suo team includendo diversi programmatori di videogiochi e gamification expert, che si occupano dello sviluppo del videogioco DINO. Successivamente è entrata nel team anche Erika Franco, Marketing & Communication expert, che si occupa di curare l’identità dell’azienda e del brand.
Tra i vari partner, ad oggi Paperbox può contare su AID, Associazione Italiana Dislessia, I3P e il Politecnico di Torino, GDMH (Gemelli Digital Medicine & Health) di Roma, la University of Warwick.
L’obiettivo di Paperbox
Rendere accessibili, tramite soluzioni ludiche e innovative, sia l’identificazione precoce dei DSA in età prescolare, sia il successivo percorso di potenziamento.
L’obiettivo viene perseguito grazie al videogioco di screening DINO, in grado di identificare gli indici di rischio legati alla dislessia dall’età di 5 anni, 2 anni in anticipo rispetto all’età in cui è possibile procedere alla diagnosi, cioè dai 7 anni. Ciò attraverso una serie di prove basate su livelli di gioco sviluppati da Paperbox secondo l’attuale stato dell’arte della letteratura scientifica.
Il videogioco DINO è nato infatti da un’analisi del problema (effettuare screening precoci e validi) ed un approfondito periodo di studio condotto insieme agli esperti.
L’obiettivo a lungo termine è quello di espandere il gioco rendendolo in grado di identificare e analizzare tutti i DSA e successivamente tutti i disordini cognitivi in maniera economicamente sostenibile, veloce, divertente per il bambino e accessibile a tutti!